Che una “postura scorretta” possa generare anzi potremmo dire generi disturbi e patologie è ormai appurato, ma quali conseguenze ha una “cattiva postura manageriale”? La postura racconta di noi, della nostra emotività, carattere, personalità, abitudini quotidiane ma può alterarsi anche per altre ragioni che non riguardano la psicosomatica.
Cosa è la Postura?
Il dizionario di medicina Treccani definisce la postura come “l’atteggiamento abituale di una persona, determinato dalla contrazione di gruppi di muscoli scheletrici che si oppongono alla gravità e dal modo con il quale l’individuo comunica con l’ambiente esterno. La postura è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale”. Nel linguaggio comune con il termine “postura” si intende l’atteggiamento generale della persona, non solo nel posizionare e muovere il proprio corpo, ma anche come modo di reagire all’ambiente che ci circonda.
La nostra postura è influenzata da diversi fattori: fisiologici, ereditari, ambientali, lavorativi, psichici e caratteriali. Questi fattori stimolano il nostro corpo e la nostra mente facendoci sviluppare atteggiamenti che pian piano diventano automatismi che, se protratti nel tempo, si trasformano in abitudini, belle e brutte. Per natura siamo portati a trascurare le nostre abitudini, ma invece è proprio dalle piccole abitudini dannose che col tempo nascono i grandi problemi.
L’ambito lavorativo
La postura manageriale è l’atteggiamento generale del manager o dell’imprenditore rispetto alla sua azienda ed alla sua realtà lavorativa frutto di tutti gli adattamenti che il manager ha sviluppato rispetto all’ambiente che lo circonda, interno ed esterno. Come la postura fisica di un individuo può essere scorretta in determinate situazioni (ad es. quando è seduto o solleva un oggetto pesante), così il manager può avere una postura scorretta in determinate circostanze. Alla base delle abitudini buone o cattive, che regolano la postura, vi sono l’educazione e le esperienze passate ed il modo in cui a queste si è reagito. Inutile dire che una cattiva postura manageriale influenza in maniera sostanziale l’atteggiamento del manager di fronte ai problemi che deve affrontare soprattutto nel gestire le persone. Spesso si acquisisce consapevolezza degli effetti che genera una cattiva postura quando ci si scontra con i problemi che genera, a quel punto però la postura si è così radicata che per cambiarla occorre l’intervento di uno specialista che sicuramente è doloroso e non immediato.
Ricadute nella vita aziendale quotidiana
Per capirci pensa per un attimo alle tue abitudini alimentari. Difficile staccarsi dalle abitudini non salutari a maggior ragione quando sono molto radicate. Inoltre se ne prende piena consapevolezza quando ci si trova di fronte al problema se non alla malattia che ne deriva. La postura del manager o dell’imprenditore è influenzata e influenza l’ambiente che lo circonda e quindi influenza i collaboratori che gestisce. Inoltre poiché il successo di un’azienda non è frutto di singole iniziative ma la somma delle attività che si svolgono giornalmente, la postura che si assume diventa un elemento fondamentale per il successo.
Alcuni esempi
Un esempio di postura manageriale scorretta è quello di dare soluzioni ai problemi che sollevano i collaboratori e che dovrebbero essere nella sfera della loro responsabilità. Le conseguenze di questo atteggiamento sono collaboratori sempre meno responsabili, che giocano allo scaricabarile, manager responsabili sovraccarichi, ed in generale una distribuzione dei carichi di lavoro rischiosamente sbilanciata. Un altro esempio è quello di non differenziare ufficialmente il trattamento economico collaboratori in base alle loro capacità e competenze pensando di fare un torto a qualcuno. Il risultato di questa postura è l’omologazione dei comportamenti anti-aziendali utilizzati da chi ha meno capacità e la fuga dei migliori collaboratori.
Cosa puoi fare TU da subito
Anzitutto occorre sapere che ci vuol tempo per risolvere i problemi di “cultura aziendale” ma sono anche quelli che garantiscono la crescita dell’azienda. Inoltre anche le vette più impervie si scalano un passo alla volta. Puoi provare a cambiare la tua postura scorretta ma ti anticipo che sarà molto difficile perché in quella postura hai una tua area di comfort. Ciò che sicuramente puoi fare da solo sin da subito è identificare alcuni dei tuoi comportamenti che ritieni sbagliati ed osservare quali conseguenze provocano sulle persone con cui li adotti. Osserva le loro reazioni al momento cercando per un attimo di prendere la distanza dalle tue emozioni del momento e continua a monitorarle anche successivamente.
Come possiamo aiutarti NOI
In tanti anni di esperienza abbiamo capito che una postura scorretta è dovuta ad una “deviazione” etica del manager o dell’imprenditore protrattasi nel tempo. Questo allontanamento ha ripercussioni prima di tutto su di lui e sul suo equilibrio facendogli vivere male ognuno dei diversi ruoli che ricopre nella sua vita. Il primo intervento quindi è proprio su di lui fornendogli quegli strumenti e quella conoscenza con cui individuare le vere cause dei danni che sta subendo e creando ed intervenire su di esse per evitarli in futuro recuperando la serenità ed il controllo ovvero la stabilità con cui poter riattivare una postura corretta. Lo facciamo attraverso un percorso chiamato Stabilità Imprenditoriale (per saperne di più). Oltre al percorso di stabilità occorre conoscere le tecniche per gestire al meglio i propri collaboratori e valutarli correttamente in modo da creare un rapporto stabile e duraturo basato sul rispetto e sulla fiducia reciproci. Questo risultato lo otteniamo grazie ai numerosi percorsi formativi personalizzati della Plus Management Suite (per saperne di più).